1982 | La fondazione
L’Associazione “La Cascina nasce” il 12 luglio 1982 per volere di Don Vittorio Ventura, un sacerdote che svolgeva la sua opera nel quartiere Sant’Ambrogio, alla periferia sud di Milano.
Gli Anni ‘80 vedono il continuo e inesorabile fiume di eroina che, dagli Anni ‘70, invade le strade e le piazze delle città italiane, lasciandosi dietro una scia di morti e disperazione: insieme a un gruppo di suoi parrocchiani, Don Vittorio decide di fondare l’Associazione “La Cascina” per offrire un sostegno concreto a chi da quella dipendenza vorrebbe uscirne.
1984 | Nasce il Centro Diurno, il primo di Milano
Ci vorranno due anni prima che venga aperto il Centro Diurno, primo di Milano e tutt’ora in attività dopo quasi quarant’anni. All’inizio il Centro trova sede in alcuni locali della parrocchia, dove rimane fino al 1991.
Nell’atto costitutivo leggiamo testualmente che “L’associazione non ha scopo di lucro e si occupa del reinserimento sociale dei giovani in stato di emarginazione e tossicodipendenti e dell’eventuale supporto alle famiglie”.
I Centri Diurni nascono in quegli anni con l’intento di fare da “filtro” tra la strada e la comunità residenziale, e solo verso la fine degli Anni ’90 s’iniziano a formulare veri e propri programmi terapeutici che nascono e si concludono in sede.
All’interno del Centro vengono da sempre organizzate attività di tipo educativo (riunioni, colloqui individuali) e laboratori quali, ad esempio, cartotecnica, produzione di composizioni di fiori secchi, pelletteria: ed è anche grazie a queste attività che il Centro riesce a mantenersi autonomamente.
Gli Anni 90
Gli Anni ’90 non registrano certo una flessione del dramma delle tossicodipendenze e quindi sempre di più il ruolo dei Centri diventa fondamentale, soprattutto in una città come Milano dove questo fenomeno assume – ieri come oggi – dimensioni preoccupanti.
In questo periodo l’Associazione acquista, a Carpignago di Giussago (Pavia), una struttura precedentemente adibita a orfanotrofio (gestito da suore) che la Curia ha deciso di dismettere. L’idea è quella di trasformarla in una struttura residenziale a conduzione familiare: gli operatori, secondo la visione del coordinatore, dovrebbero vivere lì. Il progetto però naufraga e l’équipe originaria si scioglie.
1997 | I tirocini per il reinserimento lavorativo
Nel 1997 l’Associazione stipula poi un accordo col Comune di Milano per lo svolgimento di tirocini propedeutici all’inserimento lavorativo di persone tossicodipendenti: la struttura di Carpignago diventa quindi fino al 2002 sede del tirocinio e in accordo col Comune di Giussago si occupa della manutenzione del verde pubblico.
Nel frattempo l’Associazione è tra i soci fondatori della sezione lombarda del Coordinamento Nazione delle Comunità di Accoglienza (CNCA) e del Coordinamento Enti Accreditati e Autorizzati Lombardia (CEAL), enti istituzionali nei quali si trovano i valori condivisi di accoglienza e solidarietà che da sempre “La Cascina” mette al primo posto della sua mission.
Anni 2000 | Una nuova utenza
Agli inizi degli anni Duemila si registra un pressoché totale cambiamento dell’utenza che afferisce al Centro Diurno: se prima l’utente “tipico” era l’eroinomane, in questo periodo chi arriva al Centro è sempre più spesso una persona con problemi legati alla dipendenza da cocaina. Quello che più cambia sono dunque le problematiche connesse alle due sostanze totalmente differenti: se con chi era dedito all’eroina si lavorava sulla salute in maniera molto più marcata (infezioni da HIV, HIC e patologie epatiche correlate), coi chi è vittima della cocaina il lavoro principale è fargli capire che esiste per lui una problematica di dipendenza: era – ed è ancora adesso, anche se in misura minore – luogo comune tra i cocainomani non sentirsi “tossici” in quanto “non si bucano!”.
Un altro grande nodo che emerge in questi anni sono le misure alternative alla detenzione che vengono usate in maniera molto più incisiva rispetto a prima anche a causa dell’alto numero di reati commessi proprio da tossicodipendenti.
Oggi
In questi ormai quasi quarant’anni di vita, “La cascina” ha sempre mantenuto inalterata la sua mission, così come è riuscita a mantenere sempre in vita il suo Centro Diurno – attualmente situato in via Fra’ Cristoforo 6 – prendendo in carico dieci persone per volta e accompagnandole nel loro percorso di riabilitazione. Parliamo di una presa in carica a tempo pieno, con inserimenti successivi, che può durare fino a diciotto mesi e si rivolge, per scelta culturale e metodologica – legata alla necessità della terapia integrata, che richiede l’accessibilità dei servizi e delle risorse territoriali – a utenti domiciliati o residenti sul territorio della provincia di Milano: le eccezioni vengono prese in considerazione, valutandole caso per caso, solo se è possibile garantire il costante rapporto tra comunità, ambiente di provenienza e servizi.